Generalmente le PMI rischiano di subire la congiuntura e la contingenza molto più delle medio-grandi, perché la loro capacità di produrre valore, a fronte di una situazione patrimoniale, contabile e finanziaria equilibrata, non è di per sé garanzia di continuità. Infatti, le variabili esogene possono agire rapidamente sull’efficienza, sul posizionamento competitivo e sulla redditività, rendendo precaria la stabilità della PMI.
Per l’imprenditore è essenziale avere consapevolezza di eventuali segnali di declino del business, per porvi rimedio prima che insorga un’eventuale patologia a rischio di degenerazione nella crisi di impresa. Le tecniche di analisi di bilancio consentono di leggere e valutare la variazione delle dinamiche del business e di intercettare eventuali segnali di declino dell’impresa.
Che cos’è l’analisi di bilancio? È un processo logico, quello dell'analisi di bilancio, che trova il suo punto di partenza nei dati di un bilancio aziendale per giungere alla valutazione dello stato di salute di un’impresa. Tale stato di salute viene calcolato dal punto di vista patrimoniale, finanziario ed economico, attraverso l’analisi di una serie di indicatori: indici, margini e flussi.
Valutare un’impresa dal punto di vista patrimoniale significa concentrare l’attenzione sul rapporto esistente tra il patrimonio netto e le altre fonti di finanziamento (capitale di terzi).
Valutarla dal punto di vista finanziario significa invece prendere in considerazione le relazioni esistenti tra le varie tipologie di investimenti e le relative fonti di finanziamento. E significa valutare l’andamento nel tempo delle entrate e delle uscite monetarie.
Infine, effettuare una valutazione dal punto di vista economico significa esaminare la capacità dell’impresa di mantenere un equilibrio stabile tra il flusso dei ricavi e quello dei costi.
Naturalmente, la gestione patrimoniale, la gestione finanziaria e la gestione economica, non sono altro che tre aspetti inscindibili di un’unica realtà, l’impresa.
Software analisi di bilancio
Obiettivi
L'analisi di bilancio è un argomento “datato” ma nel corso degli ultimi anni è tornato vivo grazie:
- al perdurare della crisi economica (con la conseguente necessità di dotarsi di strumenti di valutazione del raggiungimento dei risultati aziendali);
- alla necessità di calcolare indicatori di risultato finanziari da inserire nella “Relazione sulla gestione”;
- alle procedure di revisione contabile:
- analisi comparativa dei bilanci;
- verifica del presupposto della continuità aziendale attraverso l'analisi di indici e margini.
Ma, per un commercialista, l’analisi di bilancio può rivelarsi uno strumento importante anche per acquisire nuovi clienti e per fidelizzare quelli già seguiti.
Il fatto di poter fornire una consulenza qualificata non solo di tipo fiscale e societario ma, grazie all’analisi di bilancio, anche e soprattutto una consulenza di tipo aziendale può sicuramente rappresentare un punto di forza nel rapporto con il cliente.
Troppo spesso, l’impresa vede il commercialista esclusivamente come una figura necessaria per poter adempiere correttamente al pagamento delle imposte. Ma il ruolo del commercialista è ben altro. Grazie alla conoscenza approfondita dell’impresa, ottenuta anche attraverso lo strumento dell’analisi di bilancio, il commercialista può fornire la propria preziosa consulenza su svariati aspetti quali ad esempio l’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse finanziare, la riduzione dei costi, la valutazione della redditività di differenti strategie di sviluppo, la pianificazione e il raggiungimento degli obiettivi aziendali, la gestione dei flussi di cassa, ecc…
Tutte attività che hanno un unico scopo, supportare al meglio l’imprenditore nelle proprie scelte gestionali, che risulteranno quindi più “informate” e strategicamente solide.
Tecniche e ambiti di utilizzo
Dal punto di vista tecnico, l’analisi di bilancio consiste nell’ elaborazione dei dati dello stato patrimoniale e del conto economico, contenuti nel bilancio di esercizio, con l’obiettivo ottenere una misurazione valutaria delle dinamiche del business (situazioni patrimoniale, economica e finanziaria).
Con l’analisi della situazione patrimoniale, si individua com’è composto l’attivo, come sono finanziati gli impieghi e se tra fonti di finanziamento e impieghi c’è equilibrio; con quella della situazione economica si misura se i ricavi sono superiori alle uscite e se c’è predisposizione a remunerare il capitale; infine, con quella della situazione finanziaria si misura se l’impresa riesce a far fronte agli impegni e se genera entrate superiori alle uscite.
Perché l’analisi di bilancio sia significativa e non un mero esercizio tecnico, occorre che i dati che si confrontano siano omogenei, quindi non inficiati da modalità di calcolo e di valutazione diverse.
Inoltre, bisogna aver presente che, solo attraverso l’integrazione delle informazioni tipiche del business con quelle fornite dall’analisi di bilancio, l’imprenditore può formulare la diagnosi dello stato di salute dell’impresa.
I destinatari
L’analisi di bilancio è utile a tutti gli stakeholder aziendali, ma fondamentale per l’imprenditore, gli amministratori e i soci, quando si manifestano degli scostamenti tra budget/previsioni e risultati conseguiti.
L’azienda deve operare in condizioni di equilibrio patrimoniale, economico, monetario, ovvero di equilibrio generale e quando ciò non avviene, è a rischio di continuità. L’obiettivo di tale analisi è consentire di intercettare precocemente i segnali di rischio per la continuità, prima che l’azienda entri in crisi.
L’analisi di bilancio è utile anche per fornire adeguate credenziali agli stakeholder esterni: investitori attuali e potenziali, banche e intermediari finanziari, fornitori e clienti; sia pure con obiettivi diversi, tutti necessitano di informazioni che testimonino la continuità e la solidità dell’impresa per darle fiducia.