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Bonus mamme e congedo parentale: Ddl di bilancio 2025

Blog Lavoro
Pubblicato il 18 nov 2024
Bonus mamme e congedo parentale: Ddl di bilancio 2025

Il Ddl di bilancio 2025, all’esame della Camera, conferma e rafforza gli interventi del governo a favore delle mamme e della genitorialità. In particolare, riconosce il Bonus mamme per il biennio 2025-2026 alle lavoratrici dipendenti e autonome con due o più figli e rende strutturale, a partire dal 2025, l’indennità di congedo parentale all’80% della retribuzione estesa a tre mesi.

Bonus mamme 2025-2026

Il Ddl di Bilancio 2025 (articolo 35, comma 1), diversamente dal bonus 2024, riconosce una riduzione parziale dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) a carico delle lavoratrici dipendenti e autonome con due o più figli. L’entità della riduzione, le modalità per il riconoscimento del bonus e la procedura di accesso saranno definite da un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025.
Lavoratrici beneficiarie del Bonus mamme 2025 -2026

I requisiti di accesso sono:
  • Essere madre di 2 o più figli
  • Avere un rapporto di lavoro:
    • Dipendente, ma non domestico
    • Autonomo, con percezione di almeno un reddito tra i seguenti e in assenza di opzione per il regime forfettario:
      • Reddito di lavoro autonomo
      • Reddito d’impresa in contabilità ordinaria o semplificata
      • Reddito da partecipazione
  • Avere una retribuzione o un reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore all’importo di 40.000 euro annui
  • Avere il figlio minore che non ha compiuto 10 anni (il bonus spetta fino al mese di compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo)
I requisiti di accesso al bonus per l’anno 2027 cambieranno come segue:
  • Essere madre di 3 o più figli,
  • Avere il figlio minore che non ha compiuto18 anni (il bonus spetta fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo)

Lavoratrici escluse dal Bonus mamme 2025-2026

Le lavoratrici, cui nel biennio 2025-2026 non spetterà il bonus sono le madri:
  • di tre o più figli
  • con un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, non domestico
  • attuali beneficiarie dell’esonero totale dei contributi IVS a carico, nel limite massimo di 3.000,00 euro annui, riparametrati su base mensile, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e, comunque, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio minore

Potranno accedere al bonus 2025-2026 le lavoratrici per le quali l’esonero totale dei contributi IVS ha riguardato i periodi paga compresi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024 (nel limite massimo di 3.000,00 euro annui, riparametrati su base mensile e comunque fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo), se in possesso dei requisiti richiesti dal Ddl di Bilancio 2025.

Congedo parentale 2025

IL Ddl di Bilancio 2025 prevede il riconoscimento di un’indennità di congedo parentale pari all’80% della retribuzione per complessivi tre mesi, rispetto ai due mesi applicabili secondo la disciplina 2024 e mira a rendere il beneficio strutturale.

In pratica, i lavoratori che hanno terminato/terminano il periodo di congedo parentale dopo il 31 dicembre 2023 e dopo il 31 dicembre 2024 potranno fruire del beneficio di tre mesi di congedo parentale all’ 80% della retribuzione; l’indennizzo per i mesi successivi è pari al 30%.

Sulla base delle indicazioni fornite dall’INPS per l’applicazione delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2024 (disciplina vigente), è presumibile che il mese di congedo parentale all’80%, introdotto dal Ddl di Bilancio 2025, sarà riconosciuto se fruito entro i 6 anni di vita del figlio o dall’ingresso in famiglia, in caso di adozione o affidamento. Il beneficio sarà fruibile anche dai genitori adottivi o affidatari/collocatari e a prescindere dalle modalità di fruizione del congedo (intero, frazionato in mesi, giorni o ore).

Per accedere all’indennizzo, erogato dal datore di lavoro, il lavoratore o la lavoratrice deve presentare domanda in modalità telematica, attraverso i servizi online del portale INPS, selezionando il congedo parentale con indennità maggiorata; in alternativa può utilizzare il call center INPS o un patronato. La presentazione deve essere effettuata prima dell'inizio del periodo di congedo richiesto, per evitare di perdere giorni di indennizzo, dal momento che l’INPS indennizza solo i giorni di congedo successivi alla data di presentazione della domanda.

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