Conservare un documento a norma non significa semplicemente salvarlo su un computer, ma richiede il rispetto di principi e criteri specifici per garantire che esso rimanga inalterato nel tempo. Ciò avviene tramite meccanismi simili a quelli delle firme digitali, come l'uso di impronte digitali.
Il sistema di conservazione a norma approntato dal CAD ha l'obiettivo di mantenere il valore legale del documento e garantirne la fruibilità anche dopo anni, salvaguardandone l’autenticità, l’integrità, l’affidabilità, la leggibilità e la reperibilità.
La creazione di un sistema di conservazione a norma è sottoposta a rigidi controlli da parte dell'AgID che, oltre alla piena aderenza alle normative, richiedono l’adozione di specifiche misure di sicurezza, la nomina di un responsabile e la redazione di un protocollo operativo.
La gestione dei flussi di conservazione coinvolge tre tipologie di soggetti, ciascuno con ruoli specifici nel processo:
- Produttore: colui che crea il documento e lo trasmette al sistema di conservazione. Anche se un altro soggetto ha creato il documento, il produttore è responsabile della sua conservazione e lo invia attraverso un cd. “pacchetto di versamento”. Nelle Pubbliche Amministrazioni, come i Comuni, tale compito è specificamente demandato al responsabile della gestione documentale, che si occupa del protocollo e della conservazione.
- Responsabile del sistema di conservazione: soggetto che definisce ed attua le politiche del sistema di conservazione, gestendolo con autonomia e responsabilità in base ad un regolamento e ad un manuale specifico.
- Utente finale: colui che desidera recuperare il documento conservato. Questo utente può coincidere con il produttore, poiché una volta salvato il documento nel sistema, è in grado di successivamente accedervi per estrarne copia.
La conservazione di un documento a norma implica l'adozione di formati leggibili nel tempo, garantendo la possibilità di aprirli anche a distanza di anni. I formati devono essere standardizzati ed aperti, evitando formati proprietari, come DOC e XLS, a favore di alternative come Open Document Format (ODF) e DOCX, che assicurano la compatibilità con software di terze parti. I formati ammessi comprendono altresì PDF, TIFF, JPEG, XML e TXT.
Il sistema di conservazione a norma si basa su un manuale che definisce i processi organizzativi e tecnici, i soggetti coinvolti, le architetture informatiche e le misure di sicurezza adottate.
Il processo inizia con la creazione di un ‘pacchetto di versamento’ che contiene il documento da conservare. Il sistema verifica la conformità del formato, generando un rapporto di versamento con impronte di hash e firma digitale.
I documenti sono organizzati in pacchetti informativi, inclusi il pacchetto di archiviazione, che racchiude il pacchetto di versamento, ed il pacchetto di distribuzione, usato per recuperare copie dei documenti conservati. Dopo il ciclo di vita previsto per ogni documento, è possibile scartare quelli non più necessari.
Come sopra accennato, la conservazione a norma è disciplinata dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), che stabilisce gli obblighi di conservazione ed esibizione dei documenti.
Tutti gli enti pubblici e le pubbliche amministrazioni (PA) devono avere un sistema di conservazione a norma per la gestione dei documenti informatici.
I privati, come imprese e professionisti, hanno anch’essi l'obbligo di conservare i loro documenti, ma non sono obbligati a creare un proprio sistema di conservazione, potendosi invece avvalere di sistemi di conservazione forniti da terze parti, quali l'Agenzia delle Entrate per le fatture elettroniche.
Per soddisfare gli obblighi di conservazione ed esibizione dei documenti, è fondamentale utilizzare documenti informatici conformi alle linee guida.
Se correttamente conservati, i documenti informatici possono quindi sostituire gli archivi cartacei, consentendo l'eliminazione della carta, poiché garantiscono la medesima validità prevista dalla legge.
L'archiviazione dei documenti informatici deve quindi avvenire esclusivamente in formato digitale. Ad esempio, per conservare le ricevute PEC o le fatture elettroniche, non è sufficiente stampare i documenti cartacei; è necessario utilizzare un sistema informatico che garantisca l'accessibilità e la validità dei documenti nel tempo. La gestione della Posta Elettronica Certificata (PEC) è cruciale, poiché è importante sapere quali messaggi PEC devono essere conservati e come assicurare il loro valore legale nel tempo.