730 con o senza sostituto d’imposta
Come avviene il rimborso 730 con sostituto d’imposta?
Se dal modello 730 emergono imposte a debito non devono essere versate dal
contribuente ma queste verranno trattenute dalla busta paga o cedolino
pensionistico.
Se, invece, dal modello 730 emerge un credito questo, a scelta del
contribuente potrà essere utilizzato per pagare altre imposte in
compensazione oppure chiesto a rimborso.
L’utilizzo del credito in compensazione per pagare imposte “esterne” al
modello 730 può avvenire, previa compilazione del Quadro I, utilizzando il
modello F24.
È evidente quindi che, fatta salva la decisione di utilizzare il credito in
compensazione, il contribuente non è tenuto ad alcun adempimento relativo
al pagamento o al rimborso delle imposte risultanti dal modello 730.
Un caso particolare: lavoratori con contratto a tempo determinato
In presenza di un sostituto d’imposta che possa effettuare i conguagli i
lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato di durata inferiore
all’anno possono presentare il modello 730 se il loro rapporto di lavoro
dura almeno dal mese di presentazione della dichiarazione al terzo mese
successivo.
Il personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato può
presentare il modello 730 se il contratto dura almeno dal mese settembre a
giugno dell’anno successivo.
Come avviene il rimborso 730 senza sostituto d’imposta?
L’assenza di un sostituto d’imposta che possa effettuare i conguagli modifica gli adempimenti posti a carico del contribuente.
Pertanto, se dal 730 senza sostituto dovesse emergere un debito,
questo andrà pagato utilizzando il modello F24, mentre se dal risultato
della liquidazione dovesse emergere un credito questo verrà rimborsato
direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Il rimborso 730 da parte dell’Agenzia delle Entrate viene erogato
successivamente alla scadenza del termine ultimo di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Attenzione:
si rammenta che per ricevere il rimborso occorre comunicare all’Agenzia
delle Entrate gli estremi del proprio conto corrente (IBAN).
Le operazioni di conguaglio e quindi i rimborsi delle imposte spettanti
tramite accredito o il versamento delle imposte dovute tramite
addebito in busta paga vengono di norma effettuati sulla prima retribuzione utile e
comunque sulla retribuzione del mese successivo a quello in cui il
sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione ovvero il modello 730/4.
Per i pensionati le già menzionate operazioni vengono effettuate a partire
dal secondo mese successivo a quello di ricevimento dei dati relativi alla
liquidazione (modello 730/4).
Quando viene pagato il rimborso 730?
Il rimborso 730 viene erogato direttamente dal sostituto a partire dalla busta paga di luglio per i dipendenti e con i cedolini di agosto per i pensionati.
Attenzione:
la data di ricevimento da parte del datore di lavoro o ente pensionistico
del prospetto di liquidazione non è la data di presentazione del modello
730 al CAF, professionista o sostituto.
Conguaglio a debito (incapienza del conguaglio)
Nel caso di conguaglio a debito (e quindi somme da versare da parte del
contribuente) potrebbe capitare che la retribuzione/pensione mensile non
sia sufficiente a trattenere l’intero importo.
In tal caso la parte residua verrà trattenuta dalle retribuzioni/pensioni
che verranno erogate nei mesi successivi e così via fino al mese di
dicembre.
Se entro la fine dell’anno non è stato possibile trattenere l’intera somma
per insufficienza delle retribuzioni/pensioni corrisposte, il sostituto
deve comunicare al dipendente/pensionato, entro il mese di dicembre, gli
importi ancora dovuti. In questo caso il contribuente dovrà presentare un
modello F24 e versare autonomamente gli importi indicati nella
comunicazione.
Esempio di busta paga con
conguaglio 730 a debito
Conguaglio a credito
Nel caso opposto e cioè di conguaglio a credito potrebbe capitare che il
rimborso 730 venga erogato al dipendente con rate mensili.
Questo capita perché l’Irpef da trattenere nel mese è inferiore alla somma
da rimborsare.
Anche in questo caso si procede con rimborsi mensili tenendo conto che le
operazioni hanno termine con il mese di dicembre.
Un eventuale credito residuo a fine anno non andrà perso ma sarà esposto nella Certificazione Unica e potrà essere riportato nella dichiarazione relativa all’anno successivo.
Esempio di busta paga
con rimborso 730 a credito