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Eredità e 730: guida fiscale per gli eredi in caso di successione

CAF Do.C., controllata da OPEN Dot Com , svolge attività di assistenza fiscale con autorizzazione del Ministero delle Finanze ed è iscritta al n. 44 dell’elenco dei CAF dipendenti dell'Agenzia delle Entrate.
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In caso di successione, come deve essere dichiarata l’eredità nel 730?

Nel caso di decesso del contribuente, solitamente, chi eredita si trova, dal punto di vista fiscale, di fronte a due problemi pratici da affrontare:
  1. comunicare i trasferimenti della proprietà o di altri diritti reali dal de cuius agli eredi;
  2. dichiarare i redditi per conto del de cuius per la frazione di anno in cui era in vita.

L’adempimento di cui al primo punto avviene mediante la presentazione della dichiarazione di successione che andrà pertanto presentata autonomamente. In presenza di più eredi la dichiarazione di successione è valida anche se presentata da uno solo di essi. Si rammenta che le successioni (e donazioni) sono soggette ad imposte proprie e pertanto la liquidazione ed il versamento di tali imposte avverrà in sede di presentazione della dichiarazione di successione (o di donazione) e non andranno ad influenzare le imposte relative al modello 730.

Immagine rappresentativa dell'eredità nel 730

Per il secondo punto, invece, è l’erede che deve farsi carico di dichiarare i redditi per conto del de cuius, relativi alla frazione di anno e liquidare le relative imposte. Fortunatamente la dichiarazione che l’erede dovrà presentare per conto del de cuius può anche essere predisposta mediante il modello 730.

L’erede sarà dunque tenuto a fare due dichiarazioni dei redditi. Per conto del de cuius deve:
  • dichiarare i redditi di lavoro dipendente, di pensione o assimilati;
  • dichiarare i redditi derivanti da immobili ereditati, come ad esempio case, terreni locati o a disposizione. Tali redditi dovranno essere indicati per la frazione di anno fino al decesso e per il periodo successivo dagli eredi nel proprio 730 o Modello Redditi PF in base alle proprie percentuali di possesso.

In questi casi l’erede presenta un particolare modello 730 senza sostituto d’imposta indicando tutti i redditi e gli oneri per conto del defunto. In caso di liquidazione delle imposte a debito l’erede, per conto del de cuius, si dovrà far carico del pagamento mentre in caso di liquidazione a favore gli verrà accreditato il rimborso.

La seconda dichiarazione dei redditi che dovrà fare è la propria. In essa dovrà indicare, oltre ai propri redditi, anche i redditi ereditati per la frazione di anno ed eventuali redditi maturati in capo al de cuius ma da egli stesso percepiti (es. arretrati di lavoro dipendente o di pensione) con la possibilità, per quest’ultimi, di usufruire della cosiddetta tassazione separata.

Nel caso in cui vengano ceduti i beni avuti a seguito di una successione, la plusvalenza o minusvalenza eventualmente derivante dalla cessione andrà anch’essa dichiarata nella sezione relativa ai redditi diversi.

In ultimo si precisa che le somme di denaro derivanti da successione, ad esempio soldi in contanti o depositati in un conto corrente, inclusi e dichiarati nella dichiarazione di successione, non sono soggette ad imposte sui redditi e non vanno indicate nel modello 730 o Redditi PF.

Immagine rappresentativa del software per la dichiarazione di successione
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La vendita di una casa ereditata dal genitore deceduto va dichiarata nel 730?

La casa ricevuta in eredità viene indicata nel modello 730 o modello Redditi persone fisiche, nel quadro B dedicato ai Fabbricati fino alla data della vendita. Dopo tale data, se la vendita della casa genera una plusvalenza, questa verrà indicata tra i Redditi Diversi del 730.

Per poter vendere una casa ricevuta da un genitore deceduto occorre però che vi sia stata l'accettazione della stessa e che siano state pagate le relative imposte di successione.
In caso di immobile ereditato da più eredi, la vendita è possibile solo se tutti gli eredi sono d'accordo, indipendentemente dalla percentuale di possesso. In alternativa, se non si trova l'accordo si può vendere la propria quota o interpellare un giudice per cercare di far sciogliere la comunione.

Si rammenta infine che, ai sensi dell'articolo 67 co.1 lett b) del Tuir gli immobili acquisiti per successione non generano plusvalenza, anche se la vendita avviene prima dei 5 anni dall'acquisizione.