Come gestire il rapporto di lavoro domestico?
Quello di COLF e badanti è un rapporto di lavoro dipendente e come tale va gestito. È necessario elaborare un cedolino in cui andranno indicati la retribuzione, le ferie, gli eventuali scatti di anzianità i contributi trattenuti alla COLF o alla badante.
Sia la COLF che la badante hanno diritto alla tredicesima mensilità e al TFR.
Assunzione
Come avviene l'assunzione per una COLF o una badante? L’assunzione del personale domestico, e quindi di COLF e badante, avviene attraverso il modello COLD-ASS che deve essere inviato esclusivamente all’INPS entro le ore 24 del giorno precedente a quello dell’instaurazione del rapporto di lavoro.
Il modello può essere presentato in tre modi differenti:
- attraverso un intermediario abilitato;
- utilizzando la procedura web;
- avvalendosi del Contact Center.
Busta paga
Come viene calcolata la busta paga di una COLF o una badante?
Al lavoratore domestico, come previsto dal CCNL, deve essere elaborato
un cedolino (o busta paga)
mensile.
La retribuzione del lavoratore è composta dalle seguenti voci:
- retribuzione minima contrattuale;
- eventuali scatti di anzianità;
- eventuali indennità sostitutive di vitto e alloggio;
- eventuale superminimo.
Per l'elaborazione della busta paga di una COLF o una badante è possibile scegliere tre diversi approcci: affidarsi ad un
servizio di elaborazione cedolini,
utilizzare un software paghe online oppure uno da installare sul proprio PC.
Contributi
Come vanno pagati i contributi per COLF e badanti? Il
pagamento dei contributi per lavoratori domestici è trimestrale e l'importo è calcolato sulla base delle ore retribuite nel trimestre e della retribuzione oraria effettiva.
Scadenze contributi 2025:
- entro il 10 aprile per i contributi relativi al primo trimestre 2025;
- entro il 10 luglio per i contributi relativi al secondo trimestre 2025;
- entro il 10 novembre per i contributi relativi al terzo trimestre 2025;
- entro il 10 gennaio 2026 per i contributi relativi al quarto trimestre 2025.
La dichiarazione sostitutiva della Certificazione Unica
A seguito dell’assunzione di un collaboratore domestico, il datore di lavoro è tenuto ogni anno a consegnare la Certificazione Unica (ex CUD) al lavoratore.
Il datore di lavoro domestico non effettua le trattenute fiscali sulla retribuzione, non essendo sostituto d’imposta; è onere di COLF o badante occuparsi di presentare il modello 730 o il modello UNICO per il versamento di IRPEF, addizionali comunali e regionali.
A tal proposito, il collaboratore dovrà presentare la dichiarazione sostitutiva della Certificazione Unica al CAF o al Professionista di riferimento in occasione dell’elaborazione della dichiarazione.
Tale dichiarazione non ha un formato standard definito per legge e non viene trasmessa all’Agenzia delle Entrate, ma certifica le somme erogate dal datore di lavoro, i dati di assunzione e cessazione ed il dettaglio dei contributi versati. Nello specifico, vengono indicati:
- i dati anagrafici e di residenza del datore di lavoro;
- i dati anagrafici e di residenza del collaboratore;
- l’anno di riferimento;
- la retribuzione corrisposta al collaboratore;
- i contributi trattenuti al collaboratore;
- il valore convenzionale di vitto e alloggio, se dovuto;
- l’eventuale trattamento di fine rapporto corrisposto, anche a titolo di anticipi;
- il dettaglio della durata del rapporto di lavoro nell’anno.
Esempio della dichiarazione sostitutiva della Certificazione Unica per lavoro domestico
Agevolazioni fiscali relative al lavoro domestico
Il datore di lavoro, che versa regolarmente i contributi all'INPS per colf o assistenti familiari, può beneficiare di agevolazioni fiscali.
I contributi obbligatori versati possono essere dedotti dal proprio reddito fino a un importo massimo di 1.549,37 euro l'anno, con l’obbligo di conservazione delle ricevute dei bollettini INPS. L'importo massimo deducibile è fisso e non varia in base ai redditi dichiarati.
Per gli addetti all'assistenza di persone non autosufficienti, il datore di lavoro può detrarre dall'imposta lorda il 19% delle spese sostenute, fino a un importo massimo di 2.100 euro l'anno. La detrazione spetta al soggetto non autosufficiente o ai familiari che affrontano la spesa.
Per usufruire dell'agevolazione, sono necessari il certificato medico che attesti la condizione di non autosufficienza, da esibire a richiesta dell'amministrazione finanziaria, e le ricevute delle retribuzioni erogate, firmate dall'assistente familiare.
Si può usufruire della detrazione se il reddito complessivo è inferiore a 40.000 euro. Inoltre, la deduzione fiscale per la colf si può sommare alla detrazione prevista per l'assistente familiare, e viceversa.
Esempio busta paga badante
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