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Patente a punti in edilizia

Cos'è e come richiederla al costo di 49 €

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Immagine rappresentativa della patente a punti in edilizia
Richiesta la patente a punti
disponibile a
49 €
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Dal 1° ottobre è obbligatoria la patente a crediti nei cantieri edili per imprese, artigiani e lavoratori autonomi. Scopri il nostro servizio in outsourcing per richiederla.

Le regole della patente a punti in edilizia

Il Ministero del Lavoro ha comunicato il regolamento, sotteso alla gestione della patente a punti, nel D. Lgs. n.132 del 18 settembre 2024, il cui decreto attuativo è stato pubblicato sulla G.U. del 20 settembre 2024.

Il 23 settembre u.s., l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha pubblicato la circolare 4/2024, in cui fornisce le prime indicazioni per l’attuazione del sistema e per la gestione con autocertificazione nel periodo transitorio dal 1° al 31 ottobre 2024,

Ferma restando la decorrenza dal 1° ottobre 2024 dell’obbligo della patente a punti, i soggetti interessati sono:
  • Imprese anche individuali e artigiani edili, italiani e stranieri, anche per interventi in cantiere solo per specifiche fasi del lavoro
  • Lavoratori autonomi italiani e stranieri
Le imprese e i lavoratori autonomi stranieri devono richiedere la patente a punti come le imprese e i lavoratori italiani, salvo che siano in possesso:
  • di documento equivalente alla patente a punti italiana, se stabiliti in un Paese UE
  • dei medesimi documenti richiesti dalla legislazione italiana vigente, se stabiliti in un Paese extra-UE

Chi è esonerato dalla patente a punti in edilizia? L’obbligo non riguarda soggetti che svolgono attività intellettuale o che effettuano solo forniture in cantiere e le imprese in possesso dell’attestato di qualificazione SOA in classifica pari o superiore alla III.

I requisiti e le modalità per richiedere la patente a punti

Per richiedere la patente a punti, i soggetti obbligati devono disporre di requisiti in parte autocertificabili e in parte attestati con Dichiarazione sostituiva di atto di notorietà, come segue.
Requisiti autocertificabili Requisiti con dichiarazione sostitutiva atto di notorietà
Iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura Adempimento degli obblighi formativi da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro
Possesso del DURC - Documento Unico di Regolarità Contributiva in corso di validità Possesso del documento di valutazione dei rischi
Possesso della certificazione di regolarità fiscale (DURF autocertificabile) Avvenuta designazione del RSPP
Come richiedere la patente a punti per i cantieri? Dal 1° ottobre, la domanda per richiedere la patente può essere inoltrata all’ Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) da parte dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, in una di queste modalità:
  • attraverso il portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, con SPID personale o Carta d'Identità Elettronica (CIE)
  • tramite un soggetto delegato: consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati o CAF; il soggetto delegato dovrà essere in possesso delle dichiarazioni del rappresentante legale o del lavoratore autonomo, da esibire in caso di eventuali verifiche

Durante il periodo transitorio e quindi solo fino al 31 ottobre 2024, è possibile operare in cantiere presentando preventivamente un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti richiesti dall’art. 27, comma 1, del D.lgs.  n.81 del 9 aprile 2008 da inviare tramite PEC all'indirizzo specifico dall'INL: dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it.

Attenzione: Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale devono essere informati della avvenuta presentazione della domanda, entro cinque giorni dal deposito.

Nel periodo intercorrente tra richiesta e rilascio della patente è possibile lavorare, salva diversa comunicazione notificata dell’INL.

Dati e info sulla patente, gestione dei crediti e sanzioni

Come funziona la patente a punti in edilizia? È bene tenere presente che i dati contenuti nella patente, resa disponibile dall’INL in formato digitale, sono accessibili sul portale ai seguenti soggetti preposti alla sicurezza sul lavoro, oltre che alla Pubblica Amministrazione:
  • responsabile dei lavori
  • coordinatori sicurezza nella progettazione e l’esecuzione dei lavori
  • rappresentanti lavoratori per la sicurezza
  • organismi paritetici iscritti nel Repertorio nazionale del T.U. Sicurezza
La patente, oltre ai dati identificativi e anagrafici del richiedente e a data di rilascio e numero del documento, contiene:
  • il punteggio attribuito al momento del rilascio e quello aggiornato alla data di consultazione del portale
  • eventuali provvedimenti di sospensione ai sensi dell’art. 27, comma 8, del D.Lgs. 9 aprile 2008, e definitivi con decurtazione dei punti ai sensi dell’art. 27, comma 6, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81
La patente a punti parte con un credito iniziale di 30 punti e permette alle imprese e ai lavoratori autonomi di operare in cantieri temporanei o mobili, a condizione che mantengano almeno 15 punti. Il punteggio massimo raggiungibile è di 100 crediti, suddivisi come segue:
  • Crediti iniziali: alla prima emissione della patente vengono assegnati 30 crediti.
  • Crediti legati alla storicità dell’azienda: fino a 30 crediti complessivi, di cui massimo 10 assegnati al momento del rilascio, in base alla data di iscrizione dell'impresa alla Camera di Commercio e secondo quanto riportato nella tabella allegata al decreto. Inoltre, per ogni biennio senza penalizzazioni, si aggiunge un credito, fino a un massimo di 20 crediti.
  • Crediti extra: fino a 40 crediti possono essere aggiunti per investimenti o attività di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Se il punteggio della patente scende sotto i 15 crediti, l'impresa può concludere i lavori in corso, se è stato completato almeno il 30% del contratto d'appalto.


Assegnazione di crediti aggiuntivi

I soggetti obbligati, oltre ai crediti per la storicità dell'azienda, sulla base dell'iscrizione alla Camera di Commercio (fino a 30 complessivi), possono ottenere ulteriori 30 crediti, concessi per investimenti o formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro, tra cui:
  • Certificazione di un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro conforme alla norma UNI EN ISO 45001;
  • Adozione di un modello organizzativo e di gestione conforme all’art. 30 del D.Lgs. 81/2008;
  • Investimenti in formazione, con particolare attenzione ai lavoratori stranieri;
  • Utilizzo di tecnologie avanzate e protocolli di sicurezza specifici;
  • Redazione del documento di valutazione dei rischi;
  • Visite regolari in cantiere da parte del medico competente.

Altri 10 crediti possono essere ottenuti in base alla dimensione dell'organico, alle certificazioni professionali, o all’applicazione di contratti di lavoro particolari. In caso di perdita di certificazioni periodiche, i crediti corrispondenti verranno sottratti.

Incremento automatico dei crediti

Se non vengono commesse violazioni, la patente guadagna automaticamente un credito ogni due anni, fino a un massimo di 20. Tuttavia, se vengono contestate violazioni, questo aumento viene sospeso fino a decisione definitiva.

Riduzione dei crediti

La patente sarà soggetta alla riduzione dei crediti in seguito a decisioni definitive riguardanti datori di lavoro, dirigenti o responsabili dell'azienda o del lavoratore autonomo. Le infrazioni più gravi comportano una importante riduzione di crediti, ad esempio:
  • 20 crediti, in caso di decesso di un dipendente causato dalla mancata osservanza delle norme di sicurezza sul lavoro.
  • 15 crediti, per mancato rispetto delle regole di prevenzione degli incidenti sul lavoro.
  • 10 crediti, per malattia professionale di un lavoratore riconducibile alla violazione delle norme di prevenzione sugli infortuni sul lavoro.
I crediti dedotti potranno essere ripristinati dopo un controllo da parte di una Commissione territoriale composta da rappresentanti di INL e INAIL, con:
  • la presenza di rappresentanti delle aziende sanitarie locali e del rappresentante territoriale per la sicurezza dei lavoratori.
  • la considerazione di eventuali investimenti fatti dall’impresa in ambito di salute e sicurezza

Sospensione dell’attività

La sospensione della patente, con una durata massima di 12 mesi, viene stabilita tenendo conto sia della gravità degli incidenti sia della severità delle violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, inclusa l'eventuale recidiva. Qualora venga disposto un provvedimento di sospensione cautelare, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro verifica il ripristino delle condizioni di sicurezza nel cantiere dove è avvenuta la violazione.

Nel caso di incidenti che causino l'inabilità permanente o una menomazione irreversibile a uno o più lavoratori, la sospensione dell'attività è facoltativa e viene valutata dal personale dell'INL, rimanendo comunque limitata a un massimo di 12 mesi.

Diversamente, la sospensione della patente a crediti diventa obbligatoria nel caso di incidenti mortali imputabili al datore di lavoro o a collaboratori stretti, con responsabilità accertata almeno per colpa grave.

Recupero dei crediti

Se il punteggio scende sotto i 15 crediti, il recupero è subordinato alla valutazione di una Commissione territoriale composta da rappresentanti dell'INL e dell'INAIL. La commissione terrà conto del rispetto degli obblighi formativi e degli eventuali investimenti in materia di sicurezza.

Sanzioni per chi opera senza patente

Le imprese senza patente, o con meno di 15 crediti, rischiano una multa pari al 10% del valore dei lavori (non inferiore a 6.000 €) e l'esclusione dai lavori pubblici per sei mesi.

Ecco perché la riforma coinvolge il consulente del lavoro

Il settore dell'edilizia sta per affrontare una delle riforme più significative degli ultimi anni: l’introduzione del sistema della patente a punti si inserisce in un contesto più ampio di misure volte a ridurre gli incidenti sul lavoro, migliorare la formazione del personale e garantire il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei cantieri.

Fatto salvo il periodo di transizione, dal 1° al 31 ottobre 2024, in cui è possibile operare in cantiere presentando un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti richiesti dall’art. 27, comma 1, del D.lgs.  n.81 del 9 aprile 2008, tutte le imprese edili, italiane o straniere, operanti in Italia, devono essere in possesso di una patente a punti.

In questo contesto, il consulente del lavoro avrà un ruolo strategico nell'accompagnare le imprese verso la conformità normativa, garantendo il rispetto delle leggi e contribuendo alla crescita e al miglioramento delle condizioni lavorative. Con la giusta consulenza, le imprese potranno affrontare questa transizione con successo, migliorando la loro posizione sul mercato, ma anche la capacità di investimento in tecnologie e pratiche di sicurezza avanzate.

Implicazioni della patente a punti sul mercato del lavoro e ruolo del consulente

L'introduzione della patente a punti avrà inevitabilmente un impatto sul mercato del lavoro edile. Le imprese che dimostreranno un punteggio elevato potranno posizionarsi come leader di mercato, attirando non solo clienti, ma anche i migliori professionisti. Questo potrebbe incentivare una competizione virtuosa tra le aziende, spingendole a migliorare continuamente le loro condizioni lavorative e a investire in tecnologie e pratiche di sicurezza avanzate.

Uno dei compiti principali del consulente del lavoro sarà quello di monitorare costantemente il punteggio della patente dell'impresa. Analizzando i rischi e proponendo soluzioni operative per migliorare le condizioni di sicurezza nei cantieri, dovrà suggerire azioni correttive e preventive per evitare la decurtazione dei punti.

Inoltre, potrebbe contribuire alla pianificazione della formazione continua dei dipendenti, collaborando con enti formativi qualificati e garantendo che il personale riceva l'aggiornamento necessario per lavorare in sicurezza; la mancata erogazione della formazione adeguata potrebbe comportare pesanti decurtazioni di punti.

Un ulteriore valore aggiunto del consulente è la consulenza strategica per incrementare il punteggio dell'impresa. Questo potrebbe includere l'implementazione di nuovi protocolli di sicurezza, l'adozione di tecnologie innovative o la promozione di pratiche di sostenibilità sul lavoro. L'impresa che punta a mantenere un alto livello di affidabilità dovrà lavorare su più fronti, e il consulente del lavoro sarà un partner fondamentale in questo percorso

Queste attività di consulenza richiedono una conoscenza approfondita delle normative vigenti e delle procedure operative da seguire in caso di ispezioni o controlli.