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730 2025: tutte le novità e cosa cambia

Blog 730 e Precompilato
Pubblicato il 31 mar 2025
730 2025: tutte le novità e cosa cambia

Autore: Fabrizio Scossa Lodovico - Dottore Commercialista

Ecco un elenco sintetico delle principali novità introdotte nel Modello 730/2025:
  1. rimodulazione degli scaglioni IRPEF;
  2. nuovi quadri M e T: introdotti per dichiarare rispettivamente redditi soggetti a tassazione separata o imposta sostitutiva e plusvalenze di natura finanziaria;
  3. agevolazioni per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali;
  4. modifiche alle locazioni brevi;
  5. incremento delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente;
  6. bonus tredicesima;
  7. riduzione delle detrazioni per oneri;
  8. modifiche ai bonus edilizi: Superbonus, Sismabonus ed eliminazione barriere architettoniche;
  9. detrazione bonus mobili.

Con il provvedimento 10 marzo 2025 numero 114763 l'Agenzia delle Entrate ha approvato il Modello 730/2025 e le relative Istruzioni alla Compilazione.

Non appena saranno pubblicate le Istruzioni per la compilazione nella versione definitiva si procederà ad una eventuale integrazione di quanto attualmente riportato e verranno analizzate le novità relative ai quadri rimanenti.

Prima di analizzare brevemente le novità più significative presenti nel 730/2025, è opportuno individuare le novità di carattere generale
  • prosegue il processo relativo all'ampliamento della platea dei soggetti che possono utilizzare il modello 730. Rispetto all’anno scorso sono stati aggiunti i quadri M e T, in cui possono essere dichiarati rispettivamente i redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva e le plusvalenze di natura finanziaria. In precedenza, per dichiarare queste categorie reddituali il contribuente doveva utilizzare il Modello Redditi Persone Fisiche, eventualmente in aggiunta al modello 730;
  • il modello 730 2025 recepisce la cosiddetta nuova struttura della tassazione delle persone fisiche, che consiste nella riduzione del numero degli scaglioni di reddito e nella rimodulazione delle detrazioni. Con riferimento al primo aspetto, gli scaglioni di reddito e le relative aliquote Irpef diventano tre: tassazione al 23% per redditi fino a 28.000 €, 35% per i redditi oltre 28.000 € fino a 50.000 €, 43% per i redditi oltre i 50.000 €;
  • novità nella determinazione delle detrazioni fiscali: oltre alla rimodulazione della detrazione per lavoro dipendente e altri redditi assimilati, per coloro che possiedono un reddito 2024 complessivo superiore a 50.000 € è prevista una riduzione di 260 € della detrazione spettante per gli oneri con detrazione al 19% (fatta eccezione per le spese sanitarie), per le erogazioni liberali in favore dei partiti politici e per i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.

Il 730 precompilato è disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate a partire dal 30 aprile 2025.

Preso atto di quanto sopra riportato, si analizzano sinteticamente le novità di compilazione ritenute più significative presenti nei quadri del modello 730 2025.

Quadro A - Redditi dei terreni

La precedente esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari a favore dei coltivatori diretti e degli IAP non è più applicabile per il 2024. Essa è stata sostituita dal nuovo regime agevolato che prevede che per gli anni 2024 e 2025 i redditi dominicali e agrari concorrano alla formazione del reddito in diverse percentuali: nessuna concorrenza fino a 10.000 €, 50% oltre 10.000 € e fino a 15.000 €, 100% per importi superiori a 15.000 €.

Quadro B - Reddito dei terreni e fabbricati

È stata recepita la novità relativa alla tassazione dei contratti di locazione breve soggetti a cedolare secca che prevede l’innalzamento dal 21% al 26% dell'aliquota applicabile per il secondo, terzo e quarto immobile destinato a questa tipologia di locazione; il 21% rimane esclusivamente applicabile su un solo immobile. Ovviamente questa modifica ha impattato sulla struttura e compilazione del quadro, in quanto sono stati previsti nuovi codici nella sezione I, colonna 11 Cedolare secca dei righi da B1 a B6.
Nella versione definitiva del quadro è stato introdotto il nuovo rigo B12 in cui indicare il Codice Identificativo Nazionale.

Quadro C - Redditi di lavoro dipendente e assimilati

È stato introdotto un ulteriore regime agevolativo in favore dei lavoratori impatriati. In presenza di determinate condizioni soggettive, per coloro che hanno trasferito la residenza in Italia dal 1° gennaio 2024, i redditi di lavoro dipendente concorrono alla formazione del reddito complessivo nella misura del 50% o del 40% del loro effettivo ammontare. Per poter procedere con la compilazione del modello dichiarativo in queste casistiche, sono stati introdotti due nuovi codici da indicare nella sezione I, casella Casi particolari del quadro C: codice 16 in presenza di una concorrenza pari al 50% e codice 17 per la concorrenza al 40%. Come già avveniva negli anni precedenti, la casella Casi particolari deve essere compilata esclusivamente nel caso in cui il datore di lavoro non abbia già riconosciuto i benefici e, quindi, il contribuente intenda fruirne autonomamente nella dichiarazione dei redditi.

Altra novità da registrare riguarda i redditi di lavoro conseguiti da soggetti residenti in Italia ma che prestano l'attività lavorativa all'estero in zone di frontiera o altri paesi limitrofi: è stato previsto un aumento del limite di esenzione per questi redditi che passa dai precedenti 7.500 € a 10.000 €.

A partire dal 1° luglio 2023 gli importi percepiti da coloro che prestano la propria attività a favore di associazioni o società sportive operanti nel settore sportivo dilettantistico rientrano tra i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e non più tra i redditi diversi: quindi, a partire dall'anno 2024 questi redditi devono essere esclusivamente indicati nel quadro C del modello 730 2025.

Altre novità:
  • è presente una novità nel conteggio relativo al trattamento integrativo per attribuire il trattamento anche a coloro che possiedono un reddito complessivo inferiore ai 15.000 €,
  • debutta nel modello dichiarativo il cosiddetto Bonus tredicesima, che consiste in un'indennità di importo di pari a 100 €, rapportata al periodo di lavoro, a favore dei lavoratori dipendenti che hanno specifici requisiti reddituali e familiari. In estrema sintesi, il reddito complessivo del beneficiario non deve essere superiore a 28.000 €, il soggetto deve essere “capiente” (importo imposta lorda superiore alle detrazioni per lavoro dipendente) e deve essere presente almeno un figlio fiscalmente a carico. Questo nuovo istituto trova collocazione nel rigo C14, colonne 5, 6, 7 e 8 che devono essere compilate per effettuare correttamente il calcolo di questa indennità;
  • nel periodo d'imposta 2024 non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, entro determinati limiti, le erogazioni in natura, quali ad esempio le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento di utenze domestiche (acqua, energia elettrica, gas), le spese per l'affitto della casa o gli interessi sul mutuo relativo ad abitazione principale.
    Questi importi non concorrono a formare il reddito entro un limite complessivo di 1.000 euro, limite che è elevato a 2.000 euro in presenza di lavoratori dipendenti con figli a carico.
    Il superamento del limite genera la tassazione completa di quanto ricevuto e non soltanto della quota eccedente tale valore.

Per recepire questa novità è stata aggiunta nel quadro C la nuova Sezione VIII, denominata “Erogazione in natura”, formata da due colonne e in esse devono essere riportati i dati presenti nelle CU.

Quadro D - Altri redditi

Il quadro è stato pesantemente modificato in quanto alcuni redditi precedentemente da indicarsi in questo quadro adesso devono essere riportati nel nuovo quadro M e, come già indicato in precedenza, buona parte dei redditi sportivi (lavoro subordinato o co.co.co) sono da indicarsi nel quadro C del modello.

Nel rigo D4 devono essere indicate le plusvalenze realizzate mediante vendita di beni immobili sui quali siano stati eseguiti interventi agevolati con il superbonus che si siano conclusi da non più di 10 anni all’atto della cessione; nel modello dichiarativo è stato previsto il nuovo codice 14 per indicare questa fattispecie reddituale.

Quadro E - Oneri e spese

Le più rilevanti novità del quadro riguardano i bonus edilizi:
  • la detrazione relativa alle spese agevolate Superbonus, Sismabonus e bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche è rateizzata in 10 rate di pari importo;
  • le spese Superbonus sostenute nel 2024, salvo eccezioni, sono agevolate al 70%;
  • il limite di spesa relativo al Bonus mobili ed elettrodomestici per l’anno 2024 è fissato a 5000 euro.

Inoltre, la Legge di Bilancio 2025 ha esteso la facoltà di rateizzare su 10 anni la fruizione del superbonus anche delle spese sostenute nel 2023. L’opzione può essere esercitata nella dichiarazione integrativa dei redditi 2024, quindi relativa al periodo di imposta 2023, che deve essere inviata entro il 31 ottobre 2025.

Se dalla dichiarazione integrativa emergesse una maggiore imposta dovuta, questa dovrebbe essere versata senza applicazione di sanzioni e interessi entro il termine di versamento del 30.06.2025 o 30.07 con maggiorazione dello 0,4%.

Il modello ha recepito questa possibilità di aumentare la rateazione delle spese superbonus sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 introducendo una nuova colonna intestata “Opzione 2023” presente nei righi da E41 a E43, nel rigo E56 e nei righi da E61 a E62.

Quadro W - Investimenti e attività estere di natura finanziaria o patrimoniale

Questo quadro, ora leggermente modificato, era già stato introdotto nel modello 730 dello scorso anno e in esso devono essere indicati i dati relativi a investimenti e attività estere di natura finanziaria per il cosiddetto monitoraggio fiscale e per determinare le imposte relative agli investimenti e attività estere e l’imposta sul valore delle criptoattività.

Quadro M - Redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva

È uno dei due nuovi quadri inseriti nel modello 730/2025 e deve essere utilizzato per dichiarare alcuni redditi soggetti a tassazione separata (ad esempio, plusvalenze per cessione a titolo oneroso di terreni edificabili, rimborsi di oneri precedentemente dedotti o detratti, emolumenti arretrati di lavoro dipendente, …) e a imposta sostitutiva (ad esempio, redditi di capitale di fonte estera, compensi per lezioni private, ...).

Fino all'anno scorso questi redditi dovevano essere indicati nel quadro RM del Modello Redditi PF, oppure nel quadro D del modello 730.

Nel quadro M è presente anche apposita sezione per inserire i dati relativi alla rivalutazione del valore dei terreni che lo scorso anno erano indicati nel quadro L del modello 730.

Quadro T - Plusvalenze di natura finanziaria

È l’altro quadro aggiunto al modello 730/2025, in esso sono da indicarsi le plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni e criptoattività e i dati relativi alla rideterminazione del valore delle partecipazioni. Anche in questo caso, fino allo scorso anno, questi dati erano dichiarabili tramite il quadro RT del Modello Redditi PF.

I quadri del modello dichiarativo non riportati nel documento, o non hanno subìto modifiche, oppure sono state considerate non particolarmente rilevanti.

Per un approfondimento si consiglia di consultare la guida 730 e l'elenco dei webinar sul 730.

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